β:β Biennale di Venezia
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β:β Biennale di Venezia Site Venezia, Italia Date 16 - 30 April, 2018 Host Biennale di...
Site Venezia, Italia
Date 16 - 30 April, 2018
Host Biennale di Venezia
Il processo che ha portato Camposaz a costruire un dormitorio temporaneo presso caserma Pepe a Venezia parte dalla proposta di Encore Heureux di prendere parte al progetto curato per la Biennale 2018, “Inifinite Spaces”. Dalla volontà di creare un luogo alternativo per ospitare i visitatori durante il periodo espositivo nasce l’idea di recuperare una vecchia caserma abbandonata per trasformarla in un luogo dove poter dormire, mangiare e creare in maniera collettiva. Tale sviluppo non si propone solo di creare un’esperienza diversa per gli ospiti della Biennale ma anche di focalizzare gli sguardi ed energie sulla caserma stessa come futuro spazio usufruibile dalla città.
Per affrontare questa sfida, Camposaz ha raccolto un team di 15 partecipanti e collaboratori che, a fronte di una commissione trasparente, hanno lavorato sulla tensione che lega spazi privati e comuni, sviluppando diversi scenari in cui i visitatori potrebbero influenzare l’ambiente stesso. Quindi con due sale a disposizione, 12,5 m3 di legno, 700 m2 di tessuto, 100 ruote, viti e soli 14 giorni di lavoro, la fase di design ha esplorato due diverse tipologie di approccio che, risultate entrambe valide, si sono tradotte nello sviluppo di due idee progettuali differenti: il Villaggio e la Foresta. Il team “foresta” si è concentrato sull’utilizzo di strutture statiche libere e improvvisate durante il processo di costruzione stesso volte a creare momenti di collettività alternati a spazi di totale privacy, mentre il team “villaggio” ha sviluppato un’idea più mutevole e trasformabile ma che ha previsto una progettazione calcolata a priori e una configurazione strutturale dei moduli meno labile.
Il Villaggio: Il progetto del Villaggio prevede una configurazione di 6 micro case mobili, che possono essere spostate e configurate come gli ospiti desiderano. Nonostante tutti i moduli condividano una base strutturale e di pensiero ognuno di un loro possiede un carattere peculiare che lo distingue. Dotate di massima versatilità di configurazione, queste micro-case sono realizzate in legno per quanto riguarda la parte strutturale e in tessuto semi-trasparente per la parte di copertura ai lati, garantendo così un’atmosfera interna di confortevole luce diffusa. Tali tessuti sono stati colorati con caffè, curcuma e cipolle direttamente sul posto, cuocendo gli alimenti assieme al tessuto che, dopo la fase di asciugatura, ha rivelato colori diversi e pattern unici. Infine, di notte, le luci utilizzate all’interno dei moduli trasformano le case stesse in grosse lanterne colorate. All’ingresso di tale sala è stato inoltre realizzato uno spazio di magazzino e deposito effetti personali.
La Foresta: Il progetto Foresta è caratterizzato da una configurazione informale di letti che, raccolti assieme da montanti strutturali che richiamano le forme di rami e chiome, creano diversi spazi di collettività e privacy. Quindi partendo dalla composizione di una struttura di colonne e travi lignee a formare i letti, il disegno è stato poi arricchito e irrobustito da montanti diagonali in varie direzioni tanti da creare la figura astratta di una foresta. Le quattro strutture principali sono unite da piccoli ponti, i quali garantiscono un pratico e sicuro accesso ai letti. I singoli spazi creati sono anche qui stati valorizzati dall’utilizzo del tessuto che, come un comune tendaggio, può essere alzato o abbassato a discrezione del fruitore. Qui, di notte, grazie all’utilizzo di luci portatili l’effetto che viene a crearsi è la magica atmosfera che si vive nei boschi, quando al crepuscolo le lucciole cominciano ad illuminare i prati. L’ingresso al dormitorio prevede anche qui uno spazio per il deposito degli effetti personali mentre un terzo spazio, successivo al dormitorio e sviluppato su due livelli, offre un luogo di relax e condivisione appartata dalla corte della caserma.
Albero della luce: All’esterno dei dormitori un landmark composto da una torre di montanti lignei segna l’ingresso alle sale e, al tempo stesso, fornisce supporto a 30 lanterne a batteria fotovoltaica. Ognuna di esse possiede un numero al quale corrisponde un determinato spazio-letto.
The workshop organisation Camposaz has built a temporary dormitory in Caserma Pepe in Venice. The international team of architects and builders was approached by the curator of the French Pavillion Encore Heureux, to take part in their proposal “infinite spaces” for the Venice architecture biennale of 2018. Encore Heureux decided to create an alternative location for hosting guests during the biennale. By turning an abandoned barrack on the island of Lido into a collective space to eat, sleep and create they not only create a different experience of visiting the biennale but also bring new attention and energy to Caserma Guglielmo Pepe. Camposaz gathered a group of 15 young designers who designed and build 30 sleeping places inside Caserma Pepe. The organisation jump-started the process by giving a short brief: to play and experiment with the tension between privacy and community and let guests influence their environment. With the imagination let free, the only restrictions were the available spaces of the Caserma, 12,5 m3 of wood, 700 m2 of fabric, 100 wheels, 10.000 screws and 14 days.
The design process: Starting from this brief, participants explored two different design approaches, both equally worth developing. A design team has been appointed for each of the two main rooms and two different projects were developed: the village and the forest. The forest team explored the use of a static structure that creates informal connections between users and offers privacy at the same time. The other team developed the idea of a transformable village. While the execution of the village followed the design quite closely, the forest started only with a basic idea of the structural concept. The final shape and configuration of the forest were developed during the construction phase.
The Village: The village is a configuration of six mobile micro houses, which can be moved and rearranged at guests’ will. All houses have their own character but are also clearly related to each other. The five bunk beds and 1 double bed are able to move freely through space to create a multitude of possible configurations. The mobile beds are made in a clear-cut wooden structure and covered by a translucent fabric. This fabric creates a soft and private inner space with diffuse lighting. At night, the lights used inside the houses transform them into lanterns. The entrance room of the village provides storage for both visitors and hosts.
The Forest: The forest is an informal configuration of beds, which create a variety of spaces enveloped in tree-like structures. The starting point of the forest is a systematic structure of beams and columns in which beds and platforms are placed in a variety of ways. The structural stability has been arranged by randomly placed diagonals, which form an abstract forest. The four primary structures are joined by bridges to offer access to the beds. The entrance space offers storage while the third space has been transformed into a multilevel lounge with ample natural light and an extra high ceiling.
Fabric: The fabric used in both rooms was coloured with coffee, Curcuma and onions. Coffee waste and onion skins were collected during the first week of the workshop and cooked together with the fabric on a big wood-fired stove. By folding the fabric in the colouring and drying process different tints of colour appeared creating unique patterns.
Tree of light: Outside the two dormitories, a structure has been erected to mark the location of the dormitories. The structure holds 30 solar-powered mason jar lights. Every light has a number corresponding to a specific bed. The jars are also a way to leave little messages for the next guest.
Participants / Collaborators
Massimiliano Piffer, Tommaso Benassi, Alessandro Chojwa, Mariella Marioky Gentile, Marianna Landi, Cezar Cernea, Davide Tagliabue, Alex Gruk, Elisa Lorenzi, Leonardo Marzotti, Nicola Bonaldo, Maria Luisa Miotto, Elisa Zatta, Oliver Savorani, Enrico TomaSsini
Tutors / Organizers
GIOVANNI WEGHER, VERONICA SEREDA, PAUL SCHRIJEN
The Captain
CLAUDIO MOZ
Photographers
ZEROPXL
Thanks to
ROTHOBLAAS, BIENNALEURBANA, YES WE CAMP, ENCORE HEUREUX